XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

La prima lettura, tratta dal profeta Malachia, che per egli studiosi è un pseudonimo, “messaggero del Signore”. Egli descrive il giorno del Signore, l’evento decisivo e risolutivo della storia umana. Dio instaura il suo regno di giustizia e di pace, sarà destinato a coloro ché: hanno timore del mio nome “. I poveri, gli affamati, i sofferenti, e collegandomi al Vangelo i perseguitati.

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

Domenica XXXI durante l’anno, commemorazione di tutti i fedeli defunti. Il miglior commento a questa celebrazione, sono le parole dell’apostolo Paolo alla comunità di Corinto: “Quando questo corpo corruttibile si sarà vestito dì incorruttibilità e questo corpo mortale di immortalità, sì compirà la parola della scrittura: la morte è stata ingoiata per la vittoria, dov’è ho morte la tua vittoria, dov’è ho morte il tuo pungiglione?”

TUTTI I SANTI

Questa solennità ci ricorda che siamo chiamati tutti alla santità, che è aprirsi all’amore di Dio. La nostra santità inizia con il battesimo, fino ad arrivare, come dice san Giovanni nella seconda lettura, simili a Lui, perché lo vedremo come Egli è.

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Questa domenica il protagonista del Vangelo è un Samaritano, quindi un diverso e perlopiù un lebbroso. È presentato come un modello di fede e di amore. Il vangelo ci presenta che la salvezza è offerta a tutti, e in particolare ai meno privileggiari. Nove lebbrosi saranno guariti, il Samaritano sarà anche Salvato.